venerdì 28 maggio 2010

Droga, Meloni:"Pugno duro, la trasgressione è non farsi"

Roma - Dito puntato contro "quei cattivi maestri che dal cinema, dalla televisione, dalla musica, bombardano incessantemente i giovani con messaggi fuorvianti". Ma non solo. Anche la sottocultura post-sessantottina, rea di aver propinato "un’assurda teoria secondo cui a fianco delle droghe che fanno male ci sarebbero quelle innocue". Il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, non fa sconti e si fa baluardo per la tolleranza zera all'abuso di stupefacenti e alcolici. "La scuola, la famiglia, la società - spiega il ministro - hanno colpe solo se, per indifferenza o disimpegno, abdicano al loro ruolo educativo nei confronti dei giovani". Da qui l'impegno per una campagna per sensibilizzare i giovani e combattere un fenomeno - quello dello sballo - che sta distruggendo troppe vite.
Ministro Meloni, senza volerlo demonizzare, il divertimento sta diventando sempre più sinonimo di "sballo" e "trasgressione". Perché?
"Penso che il problema di fondo sia la sottovalutazione dei rischi legati ai fenomeni degenerativi come l’uso di droghe e l’abuso di alcol, connessa all’idea che la trasgressione che porta all’eccesso sia un elemento di distinzione dagli altri, un modo per sentirsi migliori, più 'fighi', per spiccare dalla massa. Ad alimentare questa mentalità contribuisce sicuramente l’opera dannosissima di 'cattivi maestri' e modelli sbagliati che dal cinema, dalla televisione, dalla musica, bombardano incessantemente i giovani con messaggi fuorvianti. Ma non solo: se è vero che il divo del cinema o il cantante del momento che inneggino alla droga danno un pessimo esempio, altrettanto ha fatto il diffondersi della sottocultura post-sessantottina circa l’approccio con la dimensione degli stupefacenti, che propina un’assurda teoria secondo cui a fianco delle droghe che fanno male ci sarebbero quelle innocue, o addirittura 'di tendenza'. Bisogna avere il coraggio di dire le cose come stanno, e cioè che la vera trasgressione sta nel non 'farsi', che chi si lascia trascinare è tutt’altro che un modello da imitare, ma un perdente. Questa è vera rivoluzione: mettere davanti a tutto l’autonomia del pensiero libero, che è sempre più forte di ogni condizionamento, di ogni catena, di ogni bavaglio."

L'abuso di alcolici e un più facile accesso agli stupefacenti rendono le nuove generazioni sempre più a rischio. Problema sociale o educativo?
"Entrambe le cose: perché se da un lato la maggiore facilità di accesso agli stupefacenti rappresenta un incremento del rischio, dall’altro è innegabile che davanti ad un giovane consapevole, informato e formato sui rischi connessi all’assunzione di droga o all’abuso di alcol non c’è lusinga o facilitazione che valga: se sa dire no, dirà no a chiunque e a qualunque condizione."

Quali sono i rischi maggiori connessi allo sballo?
"Sicuramente quelli connessi alla salute. Del potere distruttivo di droghe come eroina e cocaina la consapevolezza è ormai, per fortuna, pressoché universale. Molto diffusa anche la conoscenza dei rischi legati all’assunzione di ecstasy e droghe sintetiche, di cui anche la singola assunzione può risultare fatale o comunque provocare danni devastanti al fisico. Ma sono sempre più numerosi gli studi clinici e le indagini scientifiche che dimostrano al di là di ogni dubbio come anche le droghe cosiddette 'leggere' possano ingenerare pericolosi disturbi mentali e della personalità, contro i quali spesso le terapie riabilitative riescono a fare ben poco."

Cosa possono fare la società e la politica per combattere questa piaga? "E’ ormai un dato di fatto che la repressione, per quanto efficace, non basta da sola: occorre soprattutto un’articolata opera di prevenzione, incentrata soprattutto sulla diffusione di una corretta informazione, sulla sensibilizzazione dei giovani, e sull’accompagnamento di questi ad una seria e consapevole presa di coscienza dei rischi. E’ proprio questa la strada intrapresa dal ministero della Gioventù per affrontare, ad esempio, la questione di un errato approccio con l’alcol, che ogni anno miete migliaia di giovani vittime: penso all’Operazione Naso Rosso, pensata per esortare gestori di locali, buttafuori, barman e dj a scendere in campo per primi ogni sabato sera facendosi 'testimonial attivi' di buone pratiche, spiegando ai ragazzi i rischi correlati al mettersi al volante in preda ai fumi dell’alcol, o anche semplicemente un po’ su di giri."
La scuola ha colpe? Può fare qualcosa? "La scuola, la famiglia, la società hanno colpe solo se, per indifferenza o disimpegno, abdicano al loro ruolo educativo nei confronti dei giovani, e rinunciano al creare quei modelli positivi e sani che da sempre rappresentano l’unica alternativa forte alla subcultura dello sballo. E’ proprio da loro, dalla famiglia prima di tutti, che devono arrivare messaggi forti e chiari ai giovani su ciò che è giusto e ciò che non lo è."

domenica 23 maggio 2010

Per non dimenticare...

"La mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà quindi anche la sua fine."

23 Maggio 1992 - 23 Maggio 2010
Per non dimenticare...

sabato 22 maggio 2010

Spazio Identitario e Giovane Italia in Villa Comunale


I presidenti dei movimenti di Giovane Italia (Primiceri Simone) e di Spazio identitario Mesagne ( Mitrugno Marco), informano che nella mattinata di domenica 23/05/10, decorre l’anniversario della strage che ha visto la grave perdita del giudice Giovanni FALCONE, per tale motivo si ha l’intenzione di effettuare un volantinaggio contro ogni mafia presso la villa del Comune di Mesagne con relativo banchetto posizionato nell’angolo Via Granafei - P.zza Vittorio Emanuele di sensibilizzazione e di ricordo.
L’intenzione di noi ragazzi è di sensibilizzare maggiormente i nostri cittadini, in particolar modo i nostri coetanei, affinché continuino a mantenere alta l’attenzione contro ogni tipo di mafia, a maggior ragione considerando i gravi fatti di criminalità che stanno attraversando il nostro paese; Mesagne ed i Mesagnesi hanno un orgoglio che li porta a mantenere alta la testa e sempre pronti a lottare senza alcun timore contro quei pochi che gettano il nostro territorio nel buio oscuro, perchè c’è una luce che renderà sempre più MESAGNE LUCENTE e quella luce che arde con passione è alimentata dall’amore che si riconosce in ogni cittadino di Mesagne verso la propria città.

venerdì 21 maggio 2010

La cultura è...


La cultura non è altro che l'individuazione dei costumi di un popolo, che può essere estinto o esistente. Senza la cultura,
un popolo non può identificarsi. Per cultura noi intendiamo qualsiasi forma di arte: musica, pittura, architettura, danza, poesia, sport.
Per noi la cultura deve essere libera da ogni ideologia, sia essa di destra o di sinistra. E' vero, esiste la cultura di sinistra come esiste quella di destra, ma se il sapere deve essere schiavo delle ideologie, non può esserci lo sviluppo della sapienza umana. D'altronde, la scuola insegna: noi dobbiamo studiare tutte le linee di pensiero (anche se nella scuola italiana non si studiano tutti i pensieri e tutti i fatti storici). Poi sta al singolo individuo decidere quale ideologia seguire.
Continuiamo a ripetere, che ci batteremo sempre per la cultura libera, perchè (lo sanno tutti), la destra è sempre stata ghettizzata nel campo della cultura.
Inoltre ci dispiace notare che l'Officina Open Source, voglia fare suo il sapere e che discrimini la gente con frasi del genere: "La cultura è per tutti, ma non proprio di tutti".
Evidentemente, visto che noi dello "Spazio", non siamo capaci di intendere, facciamo affidamento alle grandi doti intellettive e culturali dell'Officina.

giovedì 20 maggio 2010

Perchè creare steccati ideologici?

Siamo venuti a conoscenza della diatriba che si è creata tra l'ex Assessore Guarini e gli organizzatori del "Messapia Art Day". Vogliamo premettere che noi condividiamo tutte queste iniziative, oltremodo la giornata è stata organizzata da soli ragazzi, senza l'ausilio dei cosiddetti "grandi".
Critichiamo, però, il comunicato apparso sulle testate giornalistiche, riguardante le dichiarazioni dell'Assessore De Guido: infatti abbiamo il sospetto che le affermazioni dell'Assessore possano avere uno sfondo propagandistico, vista anche la grande partecipazione di ragazzi all'evento. Quindi invitiamo i ragazzi a non farsi ipnotizzare dalle belle parole e dagli aiuti che l'Assessore De Guido ha fornito; inoltre riteniamo che la De Guido si stia attestando dei meriti che non le vanno attribuiti, visto che l’iniziativa è stata organizzata completamente dai ragazzi dell’ Epifanio Ferdinando.
L' "Officina Open Source" ha intitolato il proprio comunicato “La cultura è di tutti, ma non per tutti”. E’ una contraddizione la cultura è di tutti, senza se e senza ma. Aggiungendo l’espressione “ma non per tutti “ non fa altro che contraddirsi.
Inoltre, non ci riconosciamo nella "cultura", che l' "Officina Open Source", ha apostrofato essere di destra: la cocaina, le escort e i festini non fanno parte del nostro essere; noi crediamo in alcuni ideali che riteniamo sani, per questo condanniamo l'uso di qualsiasi droga e di ogni atteggiamento che vanno contro la morale e favoriscono l’abbruttimento dell’individuo. Siamo fieri di essere di Destra, una Destra moderna che lotta per le proprie idee.
Infine pensiamo che la cultura debba essere di tutti, perchè è assolutamente vero che c'è una sorta di egemonizzazione della cultura da parte della sinistra. Basti pensare a tutte le manifestazioni culturali organizzate dal centro-destra come esse siano criticate dal centro-sinistra. Questo fenomeno viene continuamente incentivato ed è ora che si dica basta, perchè non si possono costruire steccati ideologici anche nel campo della cultura. Alla faccia del pluralismo!

mercoledì 19 maggio 2010

Parte la campagna tesseramento


Spazio Identitario, comunica che è partita la campagna tesseramenti. Il costo dell'iscrizione all'Associazione è di 7 euro. L'intero incasso farà parte del fondo cassa dell'organizzazione.
Gli iscritti possono prendere parte alle assemblee di Spazio Identitario, alle attività culturali e alle attività politiche.
Chiunque fosse interessato può comunicarlo a: spazioidentitario@libero.it, oppure può contattarci tramite la nostra pagina ufficiale di Facebook.

martedì 18 maggio 2010

Onore ai caduti


Ancora una volta l'Italia piange altri due suoi figli: il sergente Massimiliano Ramadù e il caporalmaggiore Luigi Pascazio. Siamo vicini alle famiglie di questi Eroi che indossano la divisa per portare alto il nome della loro Patria, a cui sono legati da un giuramento di fedeltà e che sono disposti ad onorare fino al sacrificio.

Adesso ci sarà chi invocherà il ritiro delle truppe italiane: sarebbe una sconfitta e significherebbe anche che il sacrificio di tanti altri non è servito a nulla.

C'è chi si chiede sene vale la pena morire per un Paese che si conosce a malapena, ma basta vedere il sorriso di un bambino che non ha nulla e vede nei militari italiani la speranza, la speranza di vivere una vita diversa, una vita migliore. Ne vale la pena.

lunedì 17 maggio 2010

Finalmente nasce Spazio Identitario..

La gioventù mesagnese, che si identifica a destra dello scenario politico, ha adesso un punto di riferimento: “Spazio Identitario”. Infatti, nella giornata di domenica 16 maggio 2010, un gruppo di ragazzi ha dato vita a questa associazione culturale. L’organizzazione si sente vicina a ‘Giovane Italia’, movimento giovanile del Pdl, con la quale condivide idee ed obiettivi. Uno dei nostri obiettivi è quello di far avvicinare i giovani alla politica, poiché è arrivata l’ora del ricambio generazionale. Non a caso, però, l'associazione nasce "come centro sociale di destra". Il nostro scopo è quello di organizzare iniziative di tipo culturale e sportivo, in modo tale da far aggregare il maggior numero di giovani; vogliamo essere una comunità militante; vogliamo essere un punto di riferimento ed un punto di ritrovo per tutti i ragazzi della destra mesagnese.Cercheremo di portare avanti i nostri ideali: la supremazia dell’uomo sulle macchine, della vita sull’aborto, della Patria sull’internazionalismo, della Tradizione sul modernismo sfrenato, delle regole sull’anarchia, della solidarietà sul menefreghismo, dell’essere sull’apparire, dell’identità sulla massa.Questi sono gli ideali che ci identificano e, nel nostro piccolo, cercheremo di farli diventare realtà. Purtroppo l’associazione non è dotata di una sede, ma speriamo di poter ovviare al più presto a questo problema.