mercoledì 16 giugno 2010

In ricordo di Francesco...


Oggi 16 giugno, si commemora la morte di Francesco Cecchin, militante del Fronte della Gioventù, che venne ucciso da militanti comunisti. Cecchin fu pestato e gettato da un parapetto nella notte tra il 28 e 29 maggio 1979, dopo diciannove giorni di coma morì. Purtroppo, come spesso accade, non è mai stata fatta giustizia e gli assassini di Francesco sono ancora in libertà e continuano a fare politica, come se niente fosse accaduto. Nonostante la loro impunità, i giudici indicarono che Cecchin non era caduto accidentalmente dal parapetto, come sostenuto da alcuni esponenti di Rifondazione Comunista, ma che vi era stato gettato. Con questa storia, vogliamo ricordare un ragazzo che fu ucciso per via delle sue idee, perché non aveva paura di esporle, perché era orgoglioso di appartenere al Fronte della Gioventù. Inoltre, vogliamo porre l’attenzione su di noi. Quando un ragazzo o una ragazza, dichiara in pubblico di essere di destra, viene subito guardato con occhi diversi. Intediamo far sapere che esiste ancora oggi una sorta di ghettizzazione, verso i giovani che si riconoscono negli ideali della destra. Ci chiediamo come mai siamo ghettizzati; la gioventù la viviamo come la vivono gli altri: andiamo a scuola, ci divertiamo con gli amici, andiamo a mare. Infine vorremmo lanciare una proposta: perché non intitolare una via ad uno dei ragazzi del FdG caduti durante gli anni di piombo?