martedì 8 giugno 2010

Meloni: Giovani non sono bamboccioni, ma vittime della crisi



Roma, 26 mag (Il Velino) – “I giovani italiani non sono “bamboccioni”, ma le vittime più vulnerabili della crisi e della disoccupazione”. Il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, commenta così i dati Istat che fotografano lo stato dei giovani italiani. “Per la maggior parte dei giovani, la permanenza prolungata nella casa dei genitori non è una scelta, ma un obbligo” dichiara il ministro. “La generazione dei giovani di oggi non solo ha più difficoltà che qualunque altra in passato a trovare un impiego, ma anche a raggiungere quell’indipendenza economica indispensabile per progettare l’acquisto di una casa o la costruzione di una famiglia. E questa situazione è il frutto non solo della crisi economica, ma anche delle scelte fatte nei decenni passati da una politica poco lungimirante che ha preferito scaricare i costi sulle generazioni future perché tornava utile in termini di consenso immediato”. “Malgrado la stringente crisi economica, il governo ha iniziato a invertire la rotta riservando una particolare attenzione ai giovani: con uno stanziamento di 9 miliardi abbiamo garantito per la prima volta nella storia una forma di tutela a 5 milioni 300 mila persone, per lo più giovani dipendenti delle piccole imprese e degli studi professionali, apprendisti, lavoratori interinali, cocopro. Abbiamo poi promosso la cultura d’impresa tra i giovani, con due bandi del ministero della Gioventù, ovvero quello destinato alle associazioni studentesche per aprire spazi di consulenza all’avvio di impresa nelle università e il bando giovani protagonisti, con uno stanziamento di 20 milioni di euro”.
“In tema di lavoro, abbiamo lavorato per ricostruire il rapporto tra sistema della formazione e mondo del lavoro. E’ quello che abbiamo fatto con l’esperimento del Global Village Campus, nato per fare orientamento, per dimostrare ai ragazzi più meritevoli che lo Stato crede in loro e per mostrare alle imprese il livello di eccellenza di questa generazione. Il progetto ha avuto un successo insperato, la gran parte dei ragazzi è stata contatta dalle aziende partecipanti, e per questo motivo il programma verrà replicato di anno in anno e coinvolgerà presto almeno 10mila neolaureati nelle diverse università italiane”.